Nessun motivo per essere apprensivi. A dirlo è lo stesso presidente eritreo, naturalmente con riferimento ai fatti del 21 gennaio 2013, il giorno dell'ammutinamento.
La notizia è apparsa sul sito del Ministero dell'Informazione; le informazioni sull'accaduto saranno fornite "a tempo debito", è aggiunto nel breve comunicato.
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